Come sono i vini dell’ultima vendemmia? Le previsioni, grado zuccherino, quantità, qualità delle uve, avevano generato grandi aspettative, ma sabato 16 novembre, dalle 15, si potrà valutare da vicino se le aspettative sono state rispettate. Almeno in una delle più prestigiose e antiche cantine della Valle Arroscia savonese, quella dell’azienda agricola Gallizia 1250, ad Arnasco.
“Dalle 15 in poi aprire la cantina ai visitatori per assaggiare assieme i vini dell’ultima vendemmia”, spiega Luciano Gallizia che, con la moglie Mihaela e il figlio Dante porta avanti la storica azienda di famiglia. Le botti della piccola, suggestiva cantina di via Milite Ignoto, stanno custodendo pigato, vermentino, rossese di Albenga e una splendida granaccia, diventata il simbolo del “riscatto” dei vini rossi liguri del Ponente. Fare spoiler è quasi impossibile, ma non difficilissimo: “La qualità è molto alta, così come il grado alcolico, sia nei rossi che nei bianchi. Se da un punto di vista del gusto questo può essere un bene, non lo è da un punto di vista ambientale. Siamo di fronte al cambiamento climatico e anche il mondo del vino deve prenderne atto”, prosegue Gallizia. Cambiamento climatico che l’azienda di Arnasco ha subito, quest’anno, nelle sue terre: la produzione dei pregiati fagioli “gianetti” completamente annullata dal vento che ha abbattuto tutti i filari dell’antico legume.